sabato 13 dicembre 2014

Salviamo la ferrovia jonica. Dalla Basilicata solo noi? Sindaci sveglia!

Questa sera ad Amendolara alle ore 18:00, presso il comune di Amendolara si terrà un importante incontro-manifestazione fra Associazioni, Movimenti e numerosi comuni della fascia ionica per la difesa della linea ferroviaria, ossia dello sviluppo degli scambi di merci e persone nel nostro profondo sud che qualcuno, a quanto pare vuole far sprofondare sempre di più.
È quanto meno allarmante che la presa di coscienza crescente che si sta espandendo in Calabria, coinvolgente sempre più Comuni ed istituzioni, i Comuni della fascia ionica lucana del tutto indifferenti, nonostanti i nostri continui appelli ad attenzionare la rapina della nostra ferrovia, che ormai viene perpetrata da troppi anni, sotto lo sguardo indifferente dei padroni di casa. Ripetiaamo come un disco Rosso che entro la fine dell'anno, se non si interviene la stazione di Policoro, sarà la prima ad essere definitivamente mutilata.
I comuni che oggi parteciparanno all'incontro sono quelli di Roseto Capo Spulico, A,emdolara, S. Giovanni di Verace,  Martone, Bova Marina, Staiti !onasterace, Mammola, Riace Bovarino, Motta S. Giovanni, l'associazione dei Comuni dell'Area Grecanica e l'Unione dei Comuni della Valle del Torbido. I comuni  lucani della fascia jonica che fanno? Dove sono?
L'associazione farà il possibile per essere oggi ad Amendolara.
Manifestazione contro lo smantellamento della ferrovia ionica e il rilancio dei servizi su standardf europei.


Un’altra scure sta per abbattersi sulla linea ferroviaria Reggio Calabria - Metaponto. Entro dicembre 2014, infatti, secondo programmi di gestione di RFI, una decina di stazioni (ma dovrebbero essere forese il doppio), verranno declassate a “fermate”.
Tecnicamente, tale declassamento consiste nella soppressione dei binari di precedenza ed incrocio e relativi apparati di segnalamento, che normalmente caratterizzano le stazioni ferroviarie, e che permettono di effettuare manovre dei convogli ferroviari, ed in particolare incroci tra treni marcianti in senso opposto, e precedenze, per esempio tra un treno più veloce che “supera” uno più lento. La riduzione del numero di stazioni, e relativa trasformazione in fermate sulla linea ionica si tradurrà in pesanti ripercussioni sul traffico ferroviario potenziale: si determinerà una riduzione di potenzialità (capacità di transito) ed un prevedibile allungamento dei tempi di viaggio in ragione delle maggiori distanze interstazione.
Le stazioni che subiranno il definitivo taglio e che rimarranno a singolo binario, saranno le seguenti: Marina di San Lorenzo, Bova Marina, Capo Spartivento, Ferruzzano, Ardore, Gioiosa Jonica, Caulonia, Riace, Squillace, Roccabernarda, Isola di Capo Rizzuto, Roseto Capo Spulico, Policoro-Tursi.
E’ il risultato di una odiosa politica nazionale di “right sizing”, di RFI che si prefigura come una ulteriore pericolosa tappa verso lo smantellamento dell’intera linea ionica da Melito a Metaponto.
A Marina di San Lorenzo hanno già tagliato...ora si apprestano a continuare. Organizziamoci per impedirlo e rivendicare il diritto al trasporto ferroviario sulla costa ionica, su standard europei e per chiamare i politici alle loro responsabilità. Noi ci saremo
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