venerdì 16 settembre 2016

Leone come Pinocchio e peggio di Attila


Indubbiamente la megalomania in politica fa brutti scherzi e riserva anche cattive sorprese. Ma il senso di responsabilità e il rispetto per le Istituzioni da parte di coloro che pro tempore le rappresentano dovrebbe indurre alla prudenza. Penso invece che le bugie del sindaco Leone di questi anni hanno superato il limite della decenza. Mentire ai cittadini per giustificare interessi politici, non mi sembrano atteggiamenti corretti, e quando certe decisioni determinano un disastro urbanistico ed ambientale irreversibile con elevatissimi costi dei servizi a danno dei concittadini, è vergognoso. 

Veniamo ai fatti. Il sindaco Leone ha sempre negato la sua responsabilità sullo sperpero del suolo pubblico nella nostra città e, nell’addebitare ad altri la responsabilità ha affermato che: i quartieri dormitori in città sono figli del vecchio PRG licenziato dall’ex sindaco avv.Arbia. Questa accusa è falsa. Caro Sindaco, premesso che le bugie hanno le gambe corte, ti ricordo che nel 1997 con l’elezione del sindaco avv.Di Sanza, il dirigente dell’ufficio tecnico arch.Viceconte fu incaricato di predisporre una variante tecnica al PRG Restucci e di predisporre il PPA (Programma Pluriennale di Attuazione) del nuovo piano regolatore di Policoro. 

Nel dibattito politico che si sviluppò in consiglio comunale per l’approvazione di questo importantissimo strumento urbanistico, si confrontarono due posizioni: quella della maggioranza guidata da Di Sanza, che prevedeva la massima libertà degli interventi edilizi all’interno del piano e quella di coloro che denunciavano una scorretta gestione del PPA perché privo di priorità d’intervento.

Gli unici consiglieri che votarono contro l’approvazione dello strumento urbanistico furono la consigliera sig.ra Sergio ed il compianto Antonino Spinelli, i quali dichiararono “.......nello strumento urbanistico che vi accingete ad approvare non si è scelto come priorità d’intervento nessuna area, nonostante la L.R. n.28/78 ne riporta alcune........Inoltre il PPA e’ uno strumento di programmazione che indica tra le cose previste dal PRG la realizzazione progressiva ed ordinata dello sviluppo della città per evitare uno sviluppo a macchia di leopardo.....”. Purtroppo ciò che e’ avvenuto con l’approvazione del PPA è sotto gli occhi di tutti: uno sviluppo edilizio disarmonico su tutto il territorio, con molte aree prive di urbanizzazione primarie/secondarie, con servizi inefficienti, in sintesi i cittadini che abitano nelle aree di espansione non solo sono delusi ma avvertono profondamente il sentimento del cosiddetto “effetto periferia”.

 Caro Leone, le amministrazioni che si sono succedute dopo quella dell’avv.Di Sanza, cioè Lopatriello/Leone hanno continuato a saccheggiare il territorio, e tu in questi circa 16 anni, sei stato colui che hai amministrato più dei tuoi ex amici, pertanto sei quello che ha contribuito maggiormente al disastro urbanistico ed ambientale di Policoro. La conferma di questo dato negativo per il nostro comune è venuta dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) che ha proclamato Policoro il comune con una % di consumo di suolo maggiore in Basilicata proprio nel periodo della tua gestione (anni: 2012 a 2015). 

Se la tua volontà fosse stata quella di porre rimedio a questo eccessivo consumo di suolo, avevi tutti gli strumenti amministrativi per fermare il disastro urbanistico nel nostro comune. Caro Sindaco, hai voluto superare Attila, il quale immaginava di non far crescere più l’erba sui territori da lui conquistati, tu invece con le colate di cemento hai compromesso il nostro territorio per il futuro dei nipoti e forse anche dei pronipoti. 
 Benedetto Gallitelli